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La voce

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Video: testo, voce, disegno e montaggio di Roberto Maggiani 

 

 

Nella terra e nel mare

c’è una voce che racconta di te

e segue la memoria dei padri

fino alle biforcazioni in cui la storia

cambia il suo corso

destando pace o guerra.

 

Tutti i punti di spazio e tempo

sono equivalenti

ma diversi in sentimento e azione.

 

Il Creatore non ha fatto disparità

tra il verde della foresta e il blu del mare

bensì diversità –

ogni dove ha necessità dell’altro dove

e il tempo che pare inesorabile

è in realtà equo e paziente

esso elude la mente e fugge

poiché è essa stessa a generarlo

interpretando come scorrere

ciò che invece è evolvere

da posizione a posizione.

 

Si svelano nuove forme

e totalità più ampie –

la passione che ne deriva è fluida

come acqua in un vagone in corsa

oscilla tenace e snella nella sua

legge di natura –

per quanto appaia prigioniera –

imbottigliata.

 

È la bellezza del mondo

che ha la sua matematica ed è precisa

fin nel caos dei suoi meandri più reconditi –

prigioniera di regole senza principio.

 

Ma tu vedrai sempre la libertà

della terra e del mare

la morte adagiarsi sulle nostre membra –

mentre lieve e pesante

ci accompagna nel viaggio del Cielo –

trasforma il corpo in polvere

e conduce l’anima

fin nel grembo antico.

 

 

 

Poesia tratta da Scienza aleatoria, Roberto Maggiani, Lietocolle (2010)
 
 

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 Roberto Maggiani - 18/02/2018 14:02:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

@Klara: Mi pare un ottimo suggerimento.
@Loredana: Grazie.

 Loredana Savelli - 13/02/2018 11:11:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bellissima, commovente in questo tempo (o sua immagine) in cui si percepisce lo scollamento da qualsiasi paternità e maternità.
Grazie.

 Klara Rubino - 13/02/2018 11:00:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Visto che hai accolto il mio piccolo appunto circa la video poesia con notevole umiltà e quindi eleganza, volevo esplicare ciò che intendo: io avrei selezionato un passaggio particolarmente significativo ( ma qui è tutto significativo pertanto, particolarmente intrigante, ed avrei applicato l’effetto dell’eco solo lì, su di una sola particolare strofa; anche perché non è facile la lettura e la simultanea comprensione del testo: si è colpiti sia dalla bellezza, che dalla fluidità che dai concetti!)

Io sceglierei questo passaggio

" Si svelano nuove forme

e totalità più ampie –

la passione che ne deriva è fluida

come acqua in un vagone in corsa

oscilla tenace e snella nella sua

legge di natura –

per quanto appaia prigioniera –

imbottigliata".


...comunque,
buona giornata!

 Roberto Maggiani - 12/02/2018 19:22:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie Giulia, Franca, Maria Giovanna e Klara per la vostra partecipata lettura (o ascolto). @Klara: la prima versione era senza il delay, poi l’ho inserita e l’ho lasciata... mi sembrava più confacente al titolo "La voce", per sottolineare, appunto, la voce, ma ti capisco quando dici che lo trovi eccessivo.

 Klara Rubino - 11/02/2018 14:03:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Buongiorno Roberto,
la tua poesia è pregna di concetti filosofici particolarmente affascinanti poiché in essi si percepisce un meraviglioso abbraccio tra anima e scienza.
Personalmente trovo eccessivo l’effetto Delay applicato dall’inizio alla fine della video poesia.

 Salvatore Pizzo - 10/02/2018 23:04:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Spazia, decisamente spazia, anche per questo molto apprezzata: per ogni cosa c’è sempre il nostro colpo d’occhio a restituircela unica, diversa e molteplice allo stesso tempo...
Un saluto

 Franca Colozzo - 10/02/2018 21:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

C’è una voce anche nel silenzio, non solo nella terra e nel mare, ma anche tra le onde gravitazionali che giungono fino a noi da distanze inimmaginabili, svelandoci mondi lontani.
Nella diversità della creazione c’è un disegno unitario, né buono né cattivo, in quanto siamo noi umani ad etichettare tutte le cose in base al nostro punto di vista.
Fluisce il tempo per noi, scandito dalla rivoluzione terrestre attorno alla nostra piccola stella, insignificante nell’universo, ma non per gli esseri umani.
Forse, al di fuori del tempo e dello spazio, al di fuori della nostra limitata percezione, esiste la luce assoluta al di là del buio che ci ammanta in una notte senza stelle.
La matematica, salvifica con la sua logica in bilico tra derivate, integrali ed equazioni differenziali, ci conduce verso il mare sconfinato della conoscenza: un vascello fantasma tra le nebbie
della nostra percezione limitata. L’universo è stato spiegato spesso prima dalle leggi matematiche e poi dall’osservazione resa possibile dal perfezionamento della tecnologia.
La morte, che tu Roberto fai intravedere, è solo una parvenza.
Al di là di essa c’è la vita, se è vero che nulla si crea e nulla si distrugge! Un affettuoso saluto per gli universi infiniti che squarci con la tua poesia e che mi fanno sempre sognare.

 Giulia Bellucci - 10/02/2018 21:05:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Mi ha commossa questa poesia perché vi ho trovato il mistero della vita, la bellezza del creato in tutte le sue diversità che non devono mai generare disparità. Tutte le parti del creato egualmente importanti e ciascuna ha bisogno dell’altra. Molto belli i versi finali in cui la morte condurrà i nostri corpi nella polvere ma l’anima nel grembo antico che personalmente, ed è una mia visione personale, immagino come una grande anima che riaccoglie in se ogni altra che da essa è stata generata. Un cordiale saluto.

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